[Da CattolicaNews - 24 novembre 2016]
Il Matteo Ricci di Jakarta
La facoltà di Scienze politiche e sociali ha conferito il Premio internazionale intitolato al gesuita marchigiano del 1500 a padre Franz Magnis-Suseno, che ha speso la sua vita in Indonesia nel nome del dialogo interreligioso. La nostra videointervista.
Un riconoscimento a una figura che nella sua vita e nella sua attività scientifica ha saputo creare un dialogo tra le fedi. È con questo spirito che la facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica ha conferito il Premio internazionale Matteo Ricci al gesuita padre Franz Magnis-Suseno S.J., professore emerito della Driyarkara School of Philosophy di Jakarta.
Sulle orme della figura straordinaria di missionario cattolico e di scienziato, esempio di testimonianza degli ideali di fratellanza tra i popoli, vissuto nel 1500, padre Franz Magnis-Suseno, ordinato sacerdote nel 1967 nel suo paese d’origine, la Germania, dopo soli due mesi come parroco in un villaggio giavanese è chiamato a Jakarta per aiutare nella fondazione della Driyarkara School of Philosophy, promossa su iniziativa dei Gesuiti, dei Francescani e dell’Arcidiocesi, di cui poi è stato anche rettore. Nel 1977 ottiene la cittadinanza Indonesiana e cambia il suo nome da Franz Graf von Magnis a Franz Magnis-Suseno. La sua ampia bibliografia comprende 39 volumi e più di 600 articoli, per la maggior parte in lingua indonesiana, principalmente nei campi dell’Etica, della Filosofia politica, della Concezione del mondo Giavanese e della Filosofia di Dio. È stato più volte membro di delegazioni ufficiali del Governo Indonesiano in altri Paesi.
Lo scorso 21 novembre 2016 ha ritirato il premio Matteo Ricci in aula Pio XI, dove ha tenuto la Lectio Cathedrae Magistralis, dopo il saluto del rettore Franco Anelli e l’introduzione del preside della facoltà Guido Merzoni.
«La ricerca delle condizioni che garantiscono la pacifica coesistenza tra persone e gruppi di differenti estrazioni culturali e religiose - principio riconosciuto come fondamentale dalla stessa Costituzione indonesiana - richiede un lavoro educativo profondo e costante sulle persone» ha detto il rettore. «Costruire la pace e le condizioni del dialogo è, dunque, come recita il titolo scelto dal nostro illustre Ospite per la sua lectio, un ‘learning process’. In questo senso, figure come quella di Padre Franz Magnis-Suseno rappresentano un imprescindibile punti di riferimento».
Queste le motivazioni del premio: «Padre Franz Magnis-Suseno S.J. ha dato fondamentali contributi al dialogo interreligioso sia in sedi scientifiche e accademiche sia nel dibattito pubblico, sempre promuovendo il rispetto e la convivenza tra le molte fedi religiose presenti in Indonesia, dove, grazie alla sua saggezza, umiltà, sapienza è divenuto molto amato e stimato. Alle minacce che ha periodicamente ricevuto da parte di esponenti dell’estremismo religioso ha sempre saputo opporre la gentile fermezza e il coraggio dettate dalla sua profonda fede religiosa e dalla umana fraternità. La tolleranza religiosa è stata fondamentale per rendere padre Magnis-Suseno un riconosciuto interlocutore delle istituzioni indonesiane per la costruzione di una convivenza umana e civile per la popolazione. In tali rapporti con le istituzioni sono da sempre centrali i temi della giustizia sociale, della democrazia, dei diritti umani, così come la condanna della corruzione e della violenza. Nella sua vita padre Magnis-Suseno testimonia quotidianamente l’importanza del Vangelo, come paradigma di vita, che per i credenti esprime la natura soprannaturale della Provvidenza sui destini. Egli opera prima di tutto per promuovere - nella rispettosa accettazione delle differenze - il dialogo e la riconciliazione tra Cristiani e Musulmani, nella convinzione che la pacifica coesistenza aiuti a garantire la dignità di tutti ed in particolare dei poveri, le persone più colpite dai conflitti».
Intervista a P. Franz Magnis-Suseno S.J., Premio Ricci 2016