Art. 1
I corsi di studi, impartiti presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose, di seguito denominato Istituto, sono collegati alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, di seguito denominata Facoltà Teologica.
Art. 2
Il corso di studi di primo livello, volto al conseguimento della laurea in Scienze religiose, ha durata legale di tre anni. Il predetto corso di studi può articolarsi in curricula. L'istituzione di curricula, così come ogni modifica del piano degli studi eccedente l'autonomia dell'Istituto, viene deliberata dal Consiglio Direttivo acquisito il preventivo parere favorevole della Facoltà Teologica di riferimento. I curricula attivati in relazione a ciascun anno accademico sono pubblicati sulla Guida dello studente. Del curriculum seguito viene fatta menzione sulla certificazione finale attestante gli studi compiuti. Per conseguire il titolo di studi di primo livello lo studente deve aver acquisito almeno 180 crediti formativi universitari, computati secondo i criteri propri dell'European Credit Transfer System (ECTS).
Art. 3
Il corso di studi di secondo livello, volto al conseguimento della laurea magistrale in Scienze religiose, ha durata legale di due anni. Il predetto corso di studi può articolarsi in curricula. L'istituzione di curricula, così come ogni modifica del piano degli studi eccedente l'autonomia dell'Istituto, viene deliberata dal Consiglio Direttivo acquisito il preventivo parere favorevole della Facoltà Teologica di riferimento. I curricula attivati in relazione a ciascun anno accademico sono pubblicati sulla Guida dello studente. Del curriculum seguito viene fatta menzione sulla certificazione finale attestante gli studi compiuti. L'accesso a tale percorso di studi è consentito a chi abbia già acquisito la laurea in Scienze religiose, ovvero altro titolo di studi a carattere teologico considerato equipollente a tutti gli effetti di legge. Per conseguire il titolo di studi di secondo livello lo studente deve aver acquisito almeno 120 crediti formativi universitari, computati secondo i criteri propri dell'European Credit Transfer System (ECTS).
Art. 4
L'ammissione ai corsi di studi impartiti dall'Istituto è in ogni caso subordinata al possesso di titolo di studio valido per l'accesso alle Facoltà universitarie italiane.
Art. 5
Possono essere ammessi, in qualità di uditori, ovvero di studenti straordinari, coloro che per interesse personale, ancorché non muniti dei titoli previsti all'art. 4 del presente Regolamento, intendano frequentare le attività didattiche impartite dall'Istituto. Gli uditori e gli studenti straordinari non conseguono alcun titolo di studi e le frequenze maturate alle attività didattiche, nonché gli esami eventualmente sostenuti, non costituiscono titolo per la convalida automatica della formazione acquisita ai fini di un'eventuale futura carriera di studi. In particolari circostanze, debitamente vagliate e approvate dal Direttore dell'Istituto, gli uditori possono frequentare tutti i corsi impartiti in ciascuno degli anni di studi in cui si articolano il corso di primo ovvero di secondo livello, secondo la successione logica e le istruzioni comunicate al richiedente dalla Segreteria; in tale circostanza, i predetti acquisiscono la qualifica di studenti straordinari.
Sono altresì ammissibili eventuali studenti ospiti, provenienti da altro Istituto Superiore di Scienze Religiose, debitamente autorizzati ad acquisire specifiche attività formative.
Art. 6
Su invito del Direttore, limitatamente alle materie di diretto interesse per gli studenti, partecipano alle adunanze del Collegio dei docenti i rappresentanti degli studenti eletti dall'Assemblea degli studenti. I rappresentanti degli studenti sono eletti in numero di due tra gli iscritti ad anno di corso regolare e non hanno diritto di voto, ma hanno diritto di parola e di proposta sulle materie per le quali sono auditi. Durano in carica tre anni accademici e cessano in ogni caso dal mandato con la cessazione dalla posizione di studente. Il rappresentante degli studenti che consegue il diploma di laurea triennale non decade dal mandato qualora si iscriva, presso questo Istituto ed entro 180 giorni dalla data del conseguimento del diploma medesimo, al corso di laurea magistrale in Scienze religiose. Dal momento del conseguimento del titolo di studio triennale e sino al momento dell'iscrizione al corso di laurea magistrale, il mandato deve intendersi sospeso. Il Collegio dei docenti delibera con piena efficacia anche qualora, per causa contingente o per sospensione o cessazione del mandato di rappresentanza studentesca, non partecipino alle adunanze dello stesso uno o entrambi i rappresentanti degli studenti. La convocazione dei rappresentanti degli studenti alle adunanze del Collegio dei docenti può avvenire per le vie brevi, con congruo preavviso.
Art. 7
Gli studenti possono riunirsi in Assemblea facendone formale richiesta al Direttore dell'Istituto. Il Direttore, valutate motivazioni e contenuti della richiesta, decide se darvi seguito e conseguentemente provvedere alla fissazione di data, ora e luogo dell'adunanza. L'avviso di convocazione dell'Assemblea degli studenti viene pubblicato all'Albo dell'Istituto. L'Assemblea è presieduta dal Direttore o suo delegato ed è moderata dai rappresentanti degli studenti ordinari eletti ai sensi dell'art. 6 del presente Regolamento didattico.
Art. 8
Alle riunioni degli Organi può essere chiamato a partecipare, su invito del Direttore, il responsabile tecnico-amministrativo preposto alle attività didattiche dell'Istituto, coadiuvato da eventuali collaboratori.
Art. 9
Per conseguire titoli di studio rilasciati dall'Istituto è necessario aver sostenuto, con esito positivo, le prove di valutazione correlate a ciascuna attività didattica impartita e aver altresì superato il prescritto esame conclusivo, per il quale è richiesto quanto segue.
In relazione alla laurea in Scienze religiose: avere originalmente elaborato un testo scritto, la cui consistenza viene specificata sulla Guida dello studente, che mostri la capacità acquisita del candidato sia in ordine all'attività di ricerca scientifica condotta, sia nell'impostazione dell'argomento scelto. Tale elaborato è sottoposto a pubblica discussione, nella sessione a ciò prevista, davanti a commissione giudicatrice costituita secondo la specifica normativa in materia e composta da non meno di tre docenti dell'Istituto.
In relazione alla laurea magistrale in Scienze religiose: avere originalmente elaborato un testo scritto, la cui consistenza viene specificata sulla Guida dello studente, che mostri, altresì, la competenza maturata nel campo di specializzazione prescelto. Tale elaborato è sottoposto a pubblica discussione, nella sessione a ciò prevista, davanti a commissione giudicatrice costituita secondo la specifica normativa in materia e composta da non meno di cinque docenti dell'Istituto.
Alla commissione giudicatrice la prova finale partecipa di diritto il Preside della Facoltà Teologia di riferimento, o suo delegato.
È parte integrante della prova finale prevista per il conseguimento della di laurea in Scienze religiose il superamento di un esame orale sintetico su apposito tesario. La valutazione negativa conseguita in tale esame, comporta il mancato superamento della prova finale. Mediante pubblicazione sulla Guida dello studente è fornito dettaglio circa modalità e contenuti della prova finale e sugli adempimenti formali alla stessa correlati.
I criteri di computo del voto finale di laurea o laurea magistrale sono determinati, in accordo con la Facoltà Teologica, sulla scorta delle specifiche disposizioni in materia e sono indicati sulla Guida dello studente.
Art. 10
Nell'ambito del percorso di studi di primo livello, preordinato al conseguimento della laurea in Scienze religiose, vengono trattate tutte le fondamentali discipline filosofiche e teologiche, in modo tale da assicurare completezza di preparazione scientifica. Il programma degli studi del primo livello prevede discipline d'insegnamento e ulteriori attività, come di seguito specificato:
- Didattica generale e della religione
- Diritto canonico
- Elementi di antropologia filosofica e religiosa
- Introduzione al mistero di Cristo
- Istituzioni di filosofia
- Pedagogia fondamentale
- Psicologia generale e religiosa
- Pedagogia del ciclo di vita
- S. Scrittura (Introduzione generale – AT)
- S. Scrittura (Sinottici e Atti)
- S. Scrittura (Paolo, Giovanni, Lettere cattoliche)
- Seminario di S. Scrittura
- Seminario metodologico
- Seminario di didattica dei processi formativi
- Sociologia della religione
- Storia della Chiesa (antica) e Patrologia
- Storia della Chiesa (medievale)
- Storia della Chiesa (moderna e contemporanea)
- Storia dell'Ecumenismo e dialogo interreligioso
- Storia della filosofia (antica, medievale e moderna)
- Storia della filosofia (contemporanea)
- Storia delle religioni (Teologia delle religioni, Ebraismo, Islamismo, Buddismo, Induismo)
- Storia della teologia ortodossa
- Storia della teologia protestante
- Teologia dogmatica (Mistero di Dio, Cristologia, Mariologia)
- Teologia dogmatica (Ecclesiologia e sacramentaria)
- Teologia dogmatica (Antropologia e escatologia)
- Teologia fondamentale
- Teologia liturgica
- Teologia Morale 1 (morale fondamentale e religiosa)
- Teologia Morale 2 (vita fisica, sessuale e familiare, socio-politico-economica)
- Teologia spirituale
- Teoria e ordinamento della scuola e delle istituzioni educative
- Lingua straniera
Nell'ambito del percorso di studi di secondo livello, preordinato al conseguimento della laurea magistrale in Scienze religiose, si approfondiscono i contenuti formativi correlati ad alcune discipline d'insegnamento già proposte nel corso di studi di primo livello, con particolare riferimento a quelle propriamente teologiche, e si impartiscono, altresì, discipline caratterizzanti il curriculum di appartenenza. Il programma degli studi del secondo livello prevede discipline d'insegnamento e ulteriori attività, come di seguito specificato:
Insegnamenti comuni a tutti i curricula:
- Agiografia
- Bibbia e liturgia
- Complementi di Sacra Scrittura
- Complementi di storia della Chiesa
- Dottrina sociale della Chiesa
- Mezzi di comunicazione e nuove tecnologie per la didattica
- Sette e nuovi movimenti religiosi
- Seminario I anno (tematico)
- Seminario II anno (tematico)
- Simbologia e arte sacra
- Temi attuali di filosofia
- Temi attuali di teologia morale e bioetica
- Teologia del laicato
- Teologia e sapere scientifico
- Lingua straniera (diversa da quella appresa nel corso di laurea in Scienze religiose)
Insegnamenti specifici per il curriculum per Insegnanti di Religione cattolica:
- Laboratorio didattico (primo ciclo scolastico)
- Laboratorio didattico (secondo ciclo scolastico)
- Tirocinio (primo ciclo scolastico)
- Tirocinio (secondo ciclo scolastico)
- Letteratura e Cristianesimo
- Pedagogia della comunicazione
- Seminario di Pedagogia
- Didattica dell'IRC (primo ciclo scolastico)
- Didattica dell'IRC (secondo ciclo scolastico)
Insegnamenti specifici per il curriculum Pastorale:
- Laboratorio 1
- Laboratorio 2
- Tirocinio 1
- Tirocinio 2
- Teologia e pastorale dei ministeri
- Catechetica fondamentale
- Pastorale familiare
- Pastorale giovanile
- Pastorale sociale e della carità
Art. 11
Gli allievi sono tenuti a frequentare integralmente le attività didattiche loro assegnate. Per l'ottenimento della prescritta attestazione di frequenza è di norma tollerata un'assenza pari ad 1/3 del monte ore attribuito a ciascun insegnamento cattedratico; di norma non è prevista tolleranza per l'assenza ad attività diverse dalle lezioni cattedratiche quali, ad esempio, attività pratiche di tirocinio, seminario e simili.
Art. 12
Il carico didattico previsto per ciascun corso di studi è quanto risultante dal piano degli studi vigente, debitamente approvato dalla competente Facoltà Teologica.
Art. 13
La docenza nell'Istituto si svolge in conformità a quanto prescritto nel vigente Statuto ed in osservanza delle norme emanate dalle competenti Autorità Ecclesiastiche.
I docenti titolari di materie teologiche dovranno essere muniti almeno di licenza canonica.
Il docente decade da ogni incarico d'insegnamento ed ufficio al raggiungimento del 70° anno d'età. Laddove la necessità o l'opportunità lo suggeriscano, il Direttore può accordare, in relazione a ciascun anno accademico, il trattenimento in servizio sino al compimento del 75° anno d'età, rapportato all'inizio dell'anno accademico.
Art. 14
La domanda di ammissione ai corsi di studio dovrà essere corredata dai documenti elencati sulla Guida dello studente per l'anno accademico di riferimento.
L'ammissione ai corsi è altresì subordinata alla positiva valutazione del candidato e dei titoli dallo stesso presentati, condotta dal Direttore o, in sua vece, da docente o Commissione all'uopo incaricati.
Art. 15
In ogni anno accademico si terranno almeno tre sessioni d'esame.
Art. 16
Apposite norme, riportate sulla Guida dello studente, disciplinano i differenti aspetti riguardanti lo svolgersi della carriera di studi nell'Istituto, l'accesso ai servizi garantiti dallo stesso, nonché l'ammontare delle tasse e dei contributi a vario titolo richiesti.
Art. 17
Gli studenti sono tenuti all'osservanza di un comportamento non lesivo della dignità e dell'onore e non in contrasto con lo spirito dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose e dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, presso la cui sede bresciana ha dimora l'Istituto. In caso di inosservanza è prevista la possibilità di sanzioni disciplinari di varie entità in relazione alla gravità delle infrazioni. L'eventuale irrogazione di sanzioni è disposta dagli Organi competenti sulla base di procedimenti che assicurano il diritto di difesa degli interessati in armonia con i principi generali vigenti in materia.
In materia di competenze disciplinari nei riguardi degli studenti è adottato apposito Regolamento.
Art. 18
Il passaggio degli studenti dai previgenti corsi di studio al nuovo ordinamento didattico assunto dall'Istituto, sarà stabilito, dopo attenta valutazione del curriculum seguito e degli esami superati, dal Direttore dell'Istituto o, in sua vece, da docente o Commissione all'uopo incaricati, in base ai criteri che verranno determinati dal Consiglio Direttivo.