In questa sezione sono presentati i progetti di Service Learning in corso nell’anno accademico 2024/2025 presso le sedi di Brescia e di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Orti urbani sostenibili
Facoltà coinvolta: Scienze agrarie, alimentari e ambientali
Campus: Piacenza
Referente del progetto: professor Tito Caffi
Il progetto "Orti urbani sostenibili" è un'iniziativa di Service Learning pensata per promuovere la conoscenza e la diffusione delle pratiche sostenibili nell'ambito degli orti urbani. Le studentesse e gli studenti coinvolti partecipano alla gestione degli orti Gasparini di Educatt, applicando tecniche di avvicendamento e pratiche colturali sostenibili.
In parallelo alla gestione degli orti, il gruppo di studenti supporta l'organizzazione e la realizzazione delle attività di sensibilizzazione durante le aperture al pubblico degli orti, rivolte a studenti e alla cittadinanza. L'obiettivo è diffondere i principi della sostenibilità e della sicurezza alimentare.
Gli studenti, inoltre, saranno chiamati a prestare servizio e supportare gli operatori di Educatt durante il campo estivo, che si terrà nel campus di Piacenza e sarà rivolto a bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni. Questa esperienza permetterà loro di applicare le competenze acquisite, gestendo aspetti legati alla pianificazione delle rotazioni e delle successioni e alla gestione sostenibile delle colture.
Obiettivi di Service Learning
- Approfondire la conoscenza delle pratiche di rotazione e successione delle colture.
- Sperimentarsi nella pianificazione e nella gestione delle attività colturali.
- Trasmettere i contenuti del progetto a coetanei (studenti di altre facoltà) e alla comunità locale (ragazzi del campo estivo e cittadini)
Durata e organizzazione
Il progetto si svolge da aprile a luglio 2025, con un impegno settimanale di 4 ore. Le attività degli studenti sono organizzate in gruppi alternati, in base alle necessità colturali e alle caratteristiche del progetto.
PER LA Relazione
Facoltà coinvolta: Psicologia
Campus: Brescia
Referenti di progetto: professoressa Livia Cadei; professor Emanuele Serrelli
Il progetto coinvolge un gruppo di studenti dell'insegnamento di Pedagogia generale nelle attività dell'associazione Perlar, che si occupa di persone senza fissa dimora a Brescia. La missione dell'associazione è promuovere e consolidare le reti relazionali di queste persone, offrendo attività culturali e ricreative, tra cui:
- Il luogo di aggregazione "Riparo"
- Il mercatino dell'usato "Poco conto", gestito da volontari e persone senza fissa dimora
- Laboratori rivolti alla stessa popolazione.
Gli studenti e le studentesse supportano gli operatori e i volontari nella realizzazione delle diverse iniziative e, parallelamente, conducono un lavoro di rielaborazione dell'esperienza formativa, redigendo un diario riflessivo tematico e partecipando a incontri di confronto sia in Università che con lo staff di Perlar. Al termine del progetto, è prevista una valutazione tramite interviste ai partecipanti.
Obiettivi di Service Learning
L'apprendimento mediato dall'esperienza si concentra sui seguenti contenuti:
- Temi e concetti pedagogici: relazione, distanza educativa, simmetria/asimmetria, emancipazione, tradizione/innovazione, autonomia/dipendenza, educazione/formazione/animazione.
- Elementi del pensiero riflessivo: osservazione, dubbio, domanda, sperimentazione, confronto e linguaggio, ipotesi, concreto/astratto, gioco/lavoro.
- Metodologie della formazione: analisi del contesto, progettazione, conduzione, comunicazione, lavoro in équipe, valutazione.
- Elaborazione di senso: valori, dono, utopia, universalismo, volontariato, inclusione, partecipazione sociale.
Durata e organizzazione
Le attività si svolgono da marzo a maggio 2025, con gli studenti organizzati in coppie e impegnati alcuni pomeriggi alla settimana. Il progetto copre la durata del corso di Pedagogia generale.
Centro giovanile: accompagnamento e livelli di crescita
Facoltà coinvolta: Scienze della formazione
Campus: Brescia
Referente di progetto: professoressa Paola Zini
Il progetto coinvolge un gruppo di studenti e studentesse all'interno del Centro giovanile di Chiari, situato nell'oratorio del paese. Gli studenti sono impegnati in due realtà formative: l'asilo nido "La casa di Alice" e la ludoteca, che offre un servizio di doposcuola per bambini e ragazzi delle scuole primaria e secondaria di primo grado.
Durante l'esperienza, gli studenti avranno l'opportunità di applicare e approfondire tematiche pedagogiche affrontate a lezione, come la relazione, la comunicazione e l'empatia, sviluppando al contempo competenze professionali specifiche, tra cui l'osservazione, la progettazione e la documentazione. L'esperienza acquisita verrà poi discussa durante le lezioni in aula, come momento e opportunità di riflessione condivisa.
Obiettivi di Service Learning
- Approfondire i bisogni educativi e pedagogici dell’infanzia e della giovinezza.
- Approfondire il tema del sostegno alla genitorialità.
- Realizzare attività educative per bambini 0-3 anni.
- Realizzare attività con bambini e ragazzi (6-13 anni).
- Osservare le dinamiche relazionali tra pari.
- Sviluppare competenze nella documentazione.
- Potenziare le competenze relazionali.
Durata e organizzazione
L’attività si svolge da fine marzo a fine maggio 2025, con incontri settimanali di una mattina o un pomeriggio, durante i quali 2-3 studenti si alternano nella gestione delle attività presso la struttura.
Spazio oltre la scuola!
Facoltà coinvolta: Scienze della formazione
Campus: Brescia
Referente di progetto: professoressa Paola Zini
Il progetto coinvolge un gruppo di studenti e studentesse in un'esperienza di Service Learning all'interno di Casa Ozanam - Casa San Vincenzo, una struttura che accoglie mamme e bambini in situazioni di vulnerabilità.
Gli studenti, dopo aver progettato le attività in aula per rispondere ai bisogni del servizio e delle persone ospitate, applicano quanto appreso sul campo, collaborando con i professionisti della struttura per realizzare gli interventi.
Obiettivi di Service Learning
- Approfondire i bisogni educativi e pedagogici dell’infanzia e della giovinezza.
- Approfondire il sostegno alla genitorialità.
- Sperimentare modalità concrete di supporto alle famiglie.
Durata e organizzazione
L'attività si svolge da fine marzo a fine maggio 2025, con incontri settimanali di uno o due pomeriggi, durante i quali 2-3 studenti si alternano nella gestione delle attività presso la struttura.
Scarto - Tracce - Riscatto
Facoltà coinvolta: Scienze della formazione
Campus: Piacenza
Referente di progetto: professoressa Michela Valotti
Il progetto si inserisce all'interno della mostra "Esse Potest. Compresenze impossibili", l’edizione di "Itinerari di Arte e Spiritualità" di quest’anno, promossa dal Centro Pastorale di Milano e dal Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte dell'Università di Milano, in collaborazione con il CREA (Centro di Ricerca per l'Educazione attraverso l'Arte e la Mediazione del Patrimonio Culturale). L'evento, che si svolge ogni anno nel periodo primaverile presso le sedi dell'Università Cattolica, rappresenta un'importante occasione di incontro tra arte, educazione e comunità.
L'attività di Service Learning coinvolge alcune studentesse del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria della sede di Piacenza in un'esperienza di apprendimento situato, in cui sono chiamate a partecipare attivamente alla progettazione e realizzazione della mostra e, al contempo, a mettere in pratica i contenuti disciplinari appresi nel percorso di studi.
Le studentesse lavorano a stretto contatto con l'artista Enrica Borghi, ospite dell’installazione presso la sede piacentina, che esplora temi di sostenibilità ambientale attraverso l'uso di materiali di recupero. La sua arte, utilizzata come punto di partenza per stimolare la riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente in termini educativi, offre alle studentesse l’opportunità di cimentarsi in attività di coaching e laboratoriali destinate ai visitatori della mostra, rivolgendosi in particolare alla comunità universitaria e ad alcune scuole dell’infanzia e primarie del territorio.
Obiettivi di Service Learning
L'obiettivo generale è acquisire competenze nella mediazione artistica e culturale, articolate nelle seguenti attività:
- Esplorare il backstage di un evento espositivo, comprendendo il processo di curatela, la comunicazione, la realizzazione del catalogo e l'allestimento della mostra.
- Collaborare con i curatori della mostra e l'artista per sviluppare il progetto espositivo.
- Attivare relazioni con realtà culturali e formative locali, come le scuole, per promuovere la fruizione dell'evento da parte della comunità e di pubblici specifici.
- Progettare e realizzare interventi educativi (visite guidate, laboratori) per mediare i contenuti della mostra e i messaggi veicolati dal linguaggio artistico.
- Sperimentare in prima persona la conduzione di visite guidate e laboratori durante l'apertura della mostra, mettendo in pratica le proprie competenze educative.
- Riflettere sull'efficacia delle attività educative proposte, analizzando l'impatto sul pubblico.
Durata e organizzazione
Il progetto si articola in diverse fasi:
- Ottobre – Novembre 2024: Presentazione del progetto in aula con un intervento dei curatori della mostra.
- Novembre 2024 - Febbraio 2025: Fase di affiancamento alla progettazione, che include la definizione del concept espositivo, lo studio delle opere dell'artista, la selezione dei materiali e la pianificazione dell'allestimento.
- Marzo - Aprile 2025: Realizzazione delle attività educative e conduzione dei laboratori durante il periodo di apertura della mostra.
Ad ogni studentessa è richiesto un impegno di tempo complessivo di circa 20 ore, suddiviso in 10 ore dedicate all'affiancamento alla curatela e 10 ore per la realizzazione delle attività educative all'interno della mostra.
Leggi l'articolo dedicato al progetto su CattolicaNews.
Narrare lo sviluppo. Tessere l'identità
Facoltà coinvolta: Scienze della formazione
Campus: Brescia
Referente di progetto: professoressa Alessandra Gerolin
Giunto alla terza edizione, il progetto coinvolge un gruppo di studenti universitari nelle attività realizzate dal Laboratorio sartoriale Taivè di Milano, un’iniziativa promossa da Caritas Ambrosiana che offre opportunità di formazione e impiego a donne in situazioni di fragilità.
Gli studenti e le studentesse, recandosi presso il laboratorio, affiancano le donne impegnate nelle attività lavorative e, attraverso un dialogo alla pari, le coinvolgono in un progetto di etica narrativa volto alla presa di consapevolezza e alla condivisione del percorso di emancipazione intrapreso, anche alla luce del lavoro svolto. Essi hanno dunque il compito di raccogliere e rispondere al bisogno di riconoscimento manifestato dalle donne protagoniste di questo progetto, supportandole nel raccontare il proprio percorso di crescita umana e professionale.
Gli esiti di questo percorso di auto-consapevolezza critica e di moral development verranno restituiti dalle stesse donne di Taivè, con il supporto degli studenti e di alcuni docenti di area pedagogica, in occasione di un evento conclusivo presso la sede di via Garzetta a Brescia. L'evento si svolgerà a maggio 2025 e vedrà la partecipazione di attori sociali e rappresentanti di associazioni del territorio bresciano.
Inoltre, gli studenti e le sarte di Taivè prenderanno parte all’evento FAI "Seta. Sul filo di una storia", che si terrà a Palazzo Moroni (Bergamo) nel mese di maggio 2025. Durante questo evento, allestiranno un laboratorio di rammendo creativo rivolto ai visitatori, con la finalità di comunicare e condividere il percorso svolto durante il Service Learning. Parallelamente, si terrà una tavola rotonda all’interno dello stesso Palazzo, per approfondire il tema dell’emancipazione e della consapevolezza critica.
Obiettivi di Service Learning
- Messa alla prova delle competenze filosofiche acquisite in materia di sviluppo delle capacità e delle libertà sostanziali.
- Accompagnamento alla presa di consapevolezza del percorso svolto da donne in stato di fragilità, attraverso l’impiego dell’etica narrativa per conseguire la consapevolezza di sé e del proprio valore.
- Accompagnamento volto allo sviluppo del desiderio, tramite la pratica del dialogo.
- Accompagnamento all’agire emancipativo e alla consapevolezza di eventuali criticità.
Durata e organizzazione
Le studentesse e gli studenti universitari sono coinvolti nell'attività di affiancamento delle donne presso il laboratorio Taivé per tre giornate nel mese di aprile 2025, per un totale di 9 ore.
Vincite improbabili
Facoltà coinvolta: Scienze matematiche, fisiche e naturali
Campus: Brescia
Referenti di progetto: prof.ssa Giulia Giantesio; prof.ssa Stefania Pagliara
Il progetto, alla sua terza edizione, coinvolge aun gruppo di studenti e studentesse della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali in un’iniziativa di educazione civica all’uso del web, coordinata dalla cooperativa sociale "Il Calabrone" in collaborazione con il comune di Brescia, rivolta alle scuole secondarie di I e II grado del territorio.
Gli studenti universitari, attingendo alle loro conoscenze disciplinari sul calcolo delle probabilità, si sperimentano nella progettazione di attività ludico-laboratoriali riguardanti il tema dell'azzardo nei videogiochi online e nelle app, da proporre a intere classi o gruppi di studenti. Utilizzando giochi divertenti e coinvolgenti, si intende stimolare la curiosità dei ragazzi e a sfatare miti e credenze sul concetto di "probabile vincita".
Obiettivi di Service Learning
Gli obiettivi di "service" del progetto sono volti a prevenire l'uso e l'abuso del gioco d’azzardo, tramite lo sviluppo di competenze matematiche e statistiche e ad acquisire una maggior consapevolezza sull'utilizzo di determinati siti web e/o applicazioni. Inoltre, l’esperienza dei giochi svolti in piccoli gruppi intende favorire, nei giovani studenti, il confronto e la collaborazione con i compagni, cambiare la percezione della matematica e migliorare la fiducia nelle proprie capacità, grazie a un approccio più pratico alla disciplina stessa.
Accanto a questi, gli obiettivi di "learning" per gli studenti universitari sono:
- Comunicare in modo chiaro ed efficace concetti matematici, attraverso l’utilizzo dell’approccio laboratoriale.
- Organizzare ambienti di apprendimento stimolanti e flessibili.
- Imparare a relazionarsi con i giovani studenti, rispettando i loro tempi e le loro esigenze di apprendimento.
- Progettare attività didattiche personalizzate per ciascun gruppo di studenti.
- Gestire gruppi di apprendimento in modo efficace.
Durata e organizzazione
La fase di progettazione si svolge nei mesi di novembre e dicembre 2024, mentre l’attuazione delle attività presso le scuole di I e II grado avviene nel mese di marzo 2025, per una durata complessiva di 40 ore.
Matematica e fisica in gioco
Facoltà coinvolta: Scienze matematiche, fisiche e naturali
Campus: Brescia
Referenti di progetto: prof.ssa Stefania Pagliara; prof.ssa Giulia Giantesio
Il progetto, giunto alla sesta edizione, coinvolge un gruppo di studenti universitari nella realizzazione di un percorso laboratoriale e ludico, incentrato sulla matematica, rivolto a ragazzi della scuola secondaria di I e II grado ricoverati presso i reparti di Pediatria degli Spedali Civili di Brescia e dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il contesto di intervento è quello della Scuola in Ospedale (SiO).
Le studentesse e gli studenti universitari hanno l’opportunità di approfondire gli argomenti affrontati nel loro percorso di studio, attraverso un’attività pratica che, al contempo, richiede competenze relazionali e educative.
I laboratori proposti mirano a promuovere la curiosità e il pensiero logico attraverso giochi matematici e esperimenti di fisica, in cui i giovani pazienti sono stimolati a riflettere, individuare soluzioni e, soprattutto, appassionarsi alla ricerca e alle scoperte scientifiche.
Obiettivi di Service Learning
Gli obiettivi di "service" del progetto, condivisi con i docenti della SiO, sono volti a promuovere il pensiero positivo e la curiosità nei ragazzi ricoverati, a favorire il confronto e la collaborazione con i compagni, ad aumentare la fiducia nelle proprie capacità matematiche e fisiche, grazie a un approccio che unisce pratica e divertimento.
Accanto a questi, gli obiettivi di "learning" per gli studenti universitari sono:
- Saper comunicare in maniera chiara ed efficace contenuti di matematica e fisica, utilizzando l’approccio laboratoriale.
- Organizzare ambienti di apprendimento dinamici e flessibili.
- Relazionarsi con i giovani ricoverati in modo empatico, rispettandone i tempi e le fragilità.
- Progettare interventi didattici personalizzati in base alle esigenze individuali.
- Imparare a gestire in modo efficace gruppi di apprendimento.
Durata e organizzazione
Le attività sono progettate dagli studenti universitari nei mesi di novembre e dicembre 2024, mentre le sessioni pratiche nei reparti ospedalieri hanno luogo nei mesi di marzo e aprile 2025, per un totale di 40 ore.
Sportello giuridico a favore delle persone private della libertà personale
Facoltà coinvolta: Economia e giurisprudenza
Campus: Piacenza
Referenti di progetto: prof.ssa Roberta Casiraghi; prof. Francesco Centonze; prof.ssa Priscilla Bertelloni
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l'Università e la Casa Circondariale di Piacenza e si articola in due fasi principali:
- Attività di front office: le studentesse e gli studenti universitari, adeguatamente formati e accompagnati da un docente di riferimento, accedono all'istituto penitenziario per raccogliere le richieste dei detenuti.
- Attività di analisi e ricerca: in Università, le studentesse e gli studenti partecipanti esaminano le questioni giuridiche emerse, individuano buone pratiche e, laddove possibile, redigono istanze, lavorando in gruppi e confrontandosi sulle proprie esperienze e ricerche normative e giurisprudenziali.
Sono inoltre previsti momenti di confronto con il Centro interuniversitario "L'altro diritto" e con altre cliniche legali attive in diversi istituti penitenziari italiani. Questi incontri consentono di analizzare i risultati ottenuti, riflettere sugli obiettivi raggiunti e sulle criticità riscontrate, con l'obiettivo di migliorare il percorso formativo da proporre agli studenti.
Obiettivi di Service Learning
Il progetto offre agli studenti un'opportunità di apprendimento esperienziale con i seguenti obiettivi:
- Approfondire la conoscenza teorico-pratica delle discipline penalistiche.
- Sviluppare capacità applicative nel diritto processuale penale.
- Entrare in contatto diretto con la realtà carceraria.
- Acquisire competenze nella redazione di atti giuridici.
- Sperimentare un’esperienza formativa sul piano umano e sociale.
- Mettere le proprie competenze al servizio di una categoria vulnerabile, offrendo ascolto e supporto ai detenuti.
- Superare pregiudizi e stereotipi legati alle persone private della libertà personale.
Durata e organizzazione
Il progetto ha una durata annuale: è stato avviato a fine settembre e si concluderà a fine luglio. Le studentesse e gli studenti, organizzati in turni, alternano un incontro in carcere della durata di due ore a un incontro in aula di circa un'ora e mezza.
La mediazione in lingua cinese per l’inclusione degli alunni sinofoni
Facoltà coinvolta: Scienze linguistiche e letterature straniere
Campus: Brescia
Referente del progetto: dott.ssa Enrica Peracin
Il progetto, giunto alla seconda edizione, coinvolge un gruppo di studenti e studentesse frequentanti l'insegnamento "Lingua e cultura cinese" in un’attività di supporto linguistico per alunni sinofoni, iscritti alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Arici di Brescia.
Al fine di garantire continuità e monitoraggio sistematico degli apprendimenti e per favorire la relazione, ogni studente universitario segue il percorso formativo di un alunno sinofono, offrendo interventi individualizzati e personalizzati in base alle necessità specifiche. Le attività includono il supporto all'alfabetizzazione e la mediazione linguistica offerti durante l'orario curricolare, oltre all'affiancamento nello svolgimento dei compiti in orario extra-scolastico.
Obiettivi di Service Learning
- Utilizzare le competenze relative alla lingua e alla cultura cinese, in un’attività fuori aula, per l’alfabetizzazione di studenti sinofoni.
- Arricchire la propria competenza nella lingua cinese, attraverso il dialogo con alunni sinofoni e la preparazione di materiale didattico.
- Riflettere sull’interazione tra le strutture del cinese e quelle dell’italiano negli apprendenti sinofoni.
- Collaborare attivamente con i docenti dell’Università e dell’Ente ospitante il servizio.
- Costruire una relazione attiva e proficua con gli studenti sinofoni fruitori del servizio, per poterlo erogare in modo fruttuoso e stimolante.
- Competenze di cittadinanza: sviluppare una maggiore consapevolezza delle reali difficoltà di integrazione dei bambini cinesi nella comunità scolastica e sociale; sperimentarsi promotori di gesti di accoglienza, di sostegno e di apertura (all’alterità culturale), in grado di plasmare positivamente la percezione della realtà italiana da parte dei bambini cinesi coinvolti nel progetto.
Durata e organizzazione
Le attività si svolgono dal mese di ottobre al mese di dicembre. L'impegno di tempo richiesto agli stuenti universitari varia dalle 3 alle 5 ore a settimana, per un totale massimo di 25 ore.
Al di là della rete
Facoltà coinvolta: Psicologia
Campus: Brescia
Referente di progetto: prof.ssa Livia Cadei
Il progetto coinvolge un gruppo di studentesse nelle attività di un centro accoglienza per persone rifugiate, gestito dalla cooperativa sociale Kemay e adiacente al campus di via della Garzetta della sede di Brescia.
Le studentesse, in affiancamento e a supporto degli operatori, sono impegnate sia nella progettazione e realizzazione delle attività organizzate quotidianamente dal servizio, sia nelll’ideazione di iniziative di informazione, socializzazione e animazione, al fine di favorire l’accoglienza e la visibilità della presenza dei rifugiati nel quartiere in cui si trova la struttura.
Obiettivi di Service Learning
- Promuovere la conoscenza delle questioni relative alle dinamiche dell’immigrazione.
- Sperimentarsi nell’incontro con l’altro e nell’organizzazione di attività di accoglienza e integrazione, mettendo a disposizione sia le competenze personali che quelle in fase di acquisizione professionale.
- Riflettere sul significato dell’esperienza interculturale e sulle dimensioni dell’integrazione sociale.
Durata e organizzazione
Le attività si svolgono da ottobre a dicembre 2024, per un totale di 10 settimane. La partecipazione delle studentesse è richiesta in specifiche fasce orarie, per tre giorni alla settimana.